UniversoPoesia

Da Matteo Fantuzzi quanto di buono offre la poesia italiana contemporanea. Forse.

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Nota bene come ci veste la vita, dichiariamo una fede a cui non crediamo, coltiviamo un amore che non amiamo, postuliamo verità che sono menzogne, postuliamo la luce e siamo ottenebrati, le parole dondolano attorno alle cose, incalappiate come crocifisse, non infortunio di percorso ma un assassinio bene perpetrato. Bisogna rendere tutto molto vago, se la tensione è troppa uno scrive solo cazzate e sono ritornati i popoli delle baracche, sono ritornati anche i campi di concentramento con i fili spinati, mancano solo le camere a gas. Attenzione, muoviti, può ritornare l’atroce, comincia ad essere approntato con il muto consenso di ogni uno di noi, al solito non vedremo e non sapremo niente. Noi come al solito non crederemo. Preparano l’atroce con il muto consenso di ogni uno di noi. Ecco quattro versi di Ibsen:

raschiando tra la cenere / potrai trovare l’indistruttibile gioiello / non ritroverai mai la perduta fede / la perduta felicità.

Luigi Di Ruscio.

Written by matteofantuzzi

30 agosto 2005 a 09:59

Pubblicato su Uncategorized

26 Risposte

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  1. Luigi Di Ruscio è nato a Fermo, ma vive ormai da 50 anni in Norvegia. Sarà a Macerata giovedì 29 settembre alle 21.15 alla Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti.
    Lo ringrazio per questo intervento appositamente inviato per UniversoPoesia.

    matteofantuzzi

    30 agosto 2005 at 10:05

  2. Gentile Luigi,
    le critiche senza una prospettiva hanno poco senso secondo me, merita ricordare ciò che disse Cioran, ovvero che le persone non muovono il sedere perché c’è un’ideologia, ma perché vedono che c’è la possibilità di cambiamento. I tuoi abiti, in questo scritto, non sviluppano tale possibilità.

    csinicco

    30 agosto 2005 at 11:58

  3. Una piccola proposta, i preti dovrebbero aprire le loro chiese ai senza tetto. La basilica di San Pietro empita di senza tetto farebbe diventare cristiana tutta la chiesa cattolica.

    anonimo

    30 agosto 2005 at 13:36

  4. io a San Pietro ho dormito (5 anni fa), nessuno ebbe da ridire tranne una guardia svizzera che penso di avere mandato dove non bisognerebbe mandare una guardia svizzera soprattutto in quel luogo (avevo omesso questo ricordo, grazie di avermelo fatto riaffiorare), e altri luoghi lo fanno quasi quotidianamente (la Cattedrale di Parigi spesso, per esempio) di fare dormire chi però è effettivamente bisognoso, i famosi sans-papier.

    sull’ideologia, da me (dove in alcuni comuni alle ultime amministrative il centro sinistra ha passato l’85 % dei voti, roba da rispolverare il termine “bulgaro”) gira un detto che tradotto dal dialetto più o meno fa: prima della guerra eravamo tutti fascisti, dopo la guerra siamo diventati tutti comunisti.

    cioè: c’è chi ci crede, molti lo fanno per “interesse”, per questo in una valutazione del pensiero non riesco ad andare oltre a quello personale (la massa ha un pensiero necessariamente debole, vedi i contestatori del ’68 che sono divenuti l’attuale spietata classe dirigente ecc. ecc. diceva pasolini): sono altresì convinto nelle patrie lettere -discorso già fatto con christian- che vi siano diversi che sebbene inquadrati all’interno di un partito o di un pensiero in realtà lì stiano solo per “esigenza di poltrona” o peggio “possibilità di potere” che appoggino idee delle quali non hanno il minimo interesse, che tutto questo lo facciano solo per loro stessi, per costruirsi un feudo.
    e questo potrebbe ammazzarla, la poesia. per sempre.

    matteofantuzzi

    31 agosto 2005 at 07:33

  5. ah, inoltre per quello che può servire: credo che Di Ruscio con questo testo voglia idealmente continuare il testo apparso su “giovani e forti” di Romano Luperini, almeno questo intuisco dalla corrispondenza avuta con lui nelle ultime settimane. (credo)

    matteofantuzzi

    31 agosto 2005 at 07:45

  6. Preparano l’atroce con il muto consenso di ogni uno di noi.
    Il papa riceve la Fallaci in udienza privata, sempre più freguenti i segni del nuovo fascismo, ricordate, basta un piccolo segnale per salvare tutto. E’ come dice Pascal, quando tutto corre verso la perdizione basta un punto fisso per rendere evidente il correre verso la perdizione di tutte le cose.

    anonimo

    31 agosto 2005 at 08:23

  7. il mio assenso se lo scordano.

    comunque accarezzate l’idea di mettere Marcello Pera e Oriana Fallaci a condurre Striscia la Notizia, personalmente me la farei addosso dalle risate. (perchè di certe cose si può solo ridere).

    ehm (mi sego la lingua)… qua non si parlava di poesia ?

    e a proposito di facezie: la7 propone in chiaro dopo che da 3 anni è su sky “Crossing Jordan” telefilm in cui una patologa indaga su una serie di omicidi grazie all’aiuto del padre poliziotto in pensione (che botta di fantasia, eh ?). produzione ovviamente americana, precisamente NBC. bene perchè la cito ? perchè il capo di Jordan passa il tempo a leggere e citare poesia contemporanea americana (e a scriverla), ora per un secondo solo immaginate durante Carabineri Alessia Marcuzzi o Elisabetta Canalis che citano Milo De Angelis o Andrea Zanzotto (…): così, solo per un secondo, mentre ormai non potete fare a meno di vedere Pera e la Fallaci dietro il bancone di Striscia, magari quest’ultima con l’elmetto in testa come nella parodia della Guzzanti.

    ora la smetto. torniamo a parlare di poesia.

    matteofantuzzi

    31 agosto 2005 at 08:48

  8. Matteo, sarebbe meglio riuscire ad avere un elenco (a lato) degli interventi ai post, anche perchè sotto la discussione continua…e pure qui…cosi uno ha più immediate le variazioni…

    un saluto
    Stefano L.

    oltrenauta

    31 agosto 2005 at 10:00

  9. Preparano l’atroce con il muto consenso di ogni uno di noi.
    Il papa riceve la Fallaci in udienza privata, sempre più freguenti i segni del nuovo fascismo, ricordate, basta un piccolo segnale per salvare tutto. E’ come dice Pascal, quando tutto corre verso la perdizione basta un punto fisso per rendere evidente il correre verso la perdizione di tutte le cose.

    Luigi Di Ruscio

    anonimo

    31 agosto 2005 at 10:11

  10. anche il commento #3 è di Luigi Di Ruscio, mi raccomando di firmarsi sempre quando si commenta.

    Stefano hai ragione ma l’elenco non è che mi faccia impazzire, già ho una lista di link che a volte mi pare troppo ampia ma molti via mail dicono di tenerla così, che è utilissima… e così la aggiorno e nulla più. I dibattiti possono continuare qui, altrove, riproporsi di post in post (è il bello della rete). E anche un poco uno dei tanti limiti. Però contando che non si ha il susseguirsi di post di Nazione Indiana o Vibrisse credo che vi sia anche proprio il tempo “lecito” per sviluppare un discorso in modalità blog (il mezzo è questo, è fatto così…)

    matteofantuzzi

    31 agosto 2005 at 19:29

  11. efettivamente, potresti divide i link per categorie (poeti, riviste, editori….ecc…)

    comunque sia, trovo il tuo blog interessante…altrimenti, stai sicuro, di qui non passerei

    oltrenauta

    31 agosto 2005 at 20:49

  12. ti ringrazio stefano, in effetti sarebbe una divisione molto logica anche se questo assemblamento (assolutamente non funzionale) mi sembra renda bene l’immagine di un universo della poesia.

    matteofantuzzi

    1 settembre 2005 at 06:18

  13. un’immagine dinamica ed assolutamente non assestata, concordo.

    anonimo

    1 settembre 2005 at 06:50

  14. ma che nuovo fascismo, c’è sempre stato il regime in Italia.

    csinicco

    1 settembre 2005 at 07:50

  15. ragazzacci…

    matteofantuzzi

    1 settembre 2005 at 15:12

  16. OT Qualcuno sa quando legge Matteo Zattoni a parco poesia?

    sleepwalking

    1 settembre 2005 at 17:25

  17. Posso provare a chiederglielo. Mando una mail e ci aggiorniamo.
    A dopo,
    FABIANO

    anonimo

    2 settembre 2005 at 08:34

  18. posta.

    oltrenauta

    2 settembre 2005 at 09:32

  19. Ho sentito Matteo Zattoni. Comunica che legge oggi (2 settembre) tra le 16 e le 18. P.S è uscito il suo nuovo libro “Il peso degli spazi” ed è veramente bello. Consiglio sottolineando.
    FABIANO

    anonimo

    2 settembre 2005 at 14:43

  20. uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    sleepwalking

    2 settembre 2005 at 15:50

  21. prima in feltrinelli a bo chiedevano di

    di Ruscio…

    io ero lì per un po’ di sporca narrativa che ovviamente non ho trovato

    ovviamente non sono uscita a mani vuote

    sleepwalking

    2 settembre 2005 at 15:55

  22. guarda monicuzza se riesci a pazientare fino alla prossima estate posso già anticipare che te lo porto vicino a casa (e di più non dico, né per cortesia chiedetemelo, mi sono già sbottonato troppo), dovevi venire a degustare locale 2005 (…)

    sempre gentile i commessi alla feltrinelli (quella sotto le 2 torri ?) ? io ci sono passato ieri in pausa pranzo. e ho scoperto che pure l’editore nino aragno ha fatto un’antologia. e poco più, le novità saranno in autunno e in primavera soprattutto a quanto so. aspettiamo.

    matteofantuzzi

    2 settembre 2005 at 16:48

  23. si ringrazia sentitamente, ti rispondo e ti mando un paio di cose appena posso.
    s.l.

    anonimo

    2 settembre 2005 at 16:54

  24. Se volete conoscere meglio il sottoscritto aprire:

    http://www.luigidiruscio.com
    http://www.untitled.it

    Saluti, ciao

    anonimo

    3 settembre 2005 at 08:33

  25. mi vergogno un po’ad ammettere che credo di conoscere solo la prima raccolta…non possiamo abituarci a morire, letta su consiglio del mio illuminato professore delle scuole superiori.
    e cmq ho un decennio di black out sul mondo della poesia da recupeare in toto..

    sleepwalking

    3 settembre 2005 at 10:54

  26. Tutto sbagliato, se volete conoscere meglio il sottoscritto Luigi Di Ruscio vedete:
    http://www.diruscio.it
    Sto mpensando ad un grammatica del tempo presente, faccio un esempio: I Kamikaze ammazzano gli innocenti gli aerei e elicotteri maricane e israeliani non ammazzano mai gli innocenti probabilmente solo i colpevoli anche se nati da pochi mesi. Veramente vorrei poterla scrivere avere la forza per scrivere la grammati dell’orrore del nostro periodo. Ho 76 anni, ormai posso scrivere solo dei progetti.

    anonimo

    18 aprile 2006 at 07:28


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